I Mudra

Il centro della mano occupa quasi un terzo del centro motorio della corteccia cerebrale. Oggi la mano viene considerata da molti fisiologi come una sorta di proiezione del cervello, a sostegno del fatto che i due emisferi cerebrali sono inseparabili dalle due mani.

Tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all’incessante attività elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso “onde elettromagnetiche”: le onde cerebrali. La frequenza di tali onde, calcolata in “cicli al secondo o Hertz (Hz)” varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato e può essere misurata con apparecchi elettronici.  Gli scienziati suddividono comunemente le onde in “5 bande” che corrispondono a 5 fasce di frequenza e che riflettono le diverse attività del cervello.

Prima di addentrarci nella funzione scientifica dei mudra diamo uno sguardo a queste 5 bande di onde.

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Le ONDE GAMMA - (da 25 a 100 Hz)  - I neuroscienziati stanno scoprendo ulteriori informazioni su queste onde cerebrali, ma fino a tempi recenti non se ne sapeva molto. Inoltre, è molto difficile captarle negli elettroencefalogrammi. Hanno origine nel talamo e si spostano dalla parte posteriore del cervello in avanti e a una velocità incredibile.sono legate a compiti con un’alta elaborazione cognitiva e riguardano il nostro stile di apprendimento, la capacità di assimilare nuove informazioni e anche e le nostre percezioni e i nostri organi sensoriali. Le persone con problemi mentali o di apprendimento tendono ad avere un’attività delle onde Gamma inferiore alla media mentre al contrario gli stati di felicità mostrano picchi elevati di queste onde cerebrali. La fase del sonno REM spesso è caratterizzata da una elevata attività di questa gamma di frequenze.

ONDE BETA – hanno una frequenza che oscilla dai 14 ai 30 Hz (o cicli al secondo). Corrisponde allo stato di veglia, di coscienza ordinaria, quando siamo svegli, totalmente attivi e consapevoli della realtà esterna. E' la gamma di frequenze più elevate che sorgono a seguito di una intensa attività neuronale: stati che si collegano alle attività quotidiane in cui mettiamo tutta la nostra attenzione, quando abbiamo bisogno di restare vigili e di essere consapevoli di vari stimoli. Attività comuni come guidare, fare un esame, un colloquio di lavoro, ecc. sono tutti momenti di massima attivazione dele onde Beta. Tuttavia, un eccesso, una iperattivazione neurale, può causare uno stato di ansia o stress nocivo.

ONDE ALFA -  Hanno una frequenza che oscilla da 8 a 13 Hz (o cicli al secondo). E’ lo stato del rilassamento. Qui la mente è ancora vigile ma è rilassata e disconnessa dal mondo esterno: come quando si sogna a occhi aperti o si guarda un film. La mente è calma e ricettiva. Le onde alfa sono quelle dello stato meditativo, della concentrazione e dell’introspezione. Le onde Alfa si presentano in quella fase intermedia in cui c’è calma, ma non sonno, dove c’è rilassamento e uno stato favorevole alla meditazione. Lo possiamo sperimentare anche quando siamo sul divano a guardare la TV o sdraiati a letto, ma senza addormentarci. Un elevato livello di onde Alfa ci impedisce di concentrarci o di avere forze a sufficienza per eseguire un compito. Un basso livello arriva con ansia, stress e insonnia.

ONDE TETHA – Hanno una frequenza che oscilla tra 4 e 7 Hz (o cicli al secondo). E’ lo stato della meditazione profonda, del rilassamento profondo, dell’ipnosi, della fase REM del sonno (ossia quando si sogna). Questo tipo di onde cerebrali è collegato soprattutto alle nostre capacità di immaginazione, alla riflessione e al sonno. Un alto picco di onde Theta può essere correlato a un disturbo depressivo, alla mancanza di attenzione. I picchi bassi si verificano con l’ansia, lo stress e la bassa auto-coscienza emotiva. Un adeguato livello di onde Delta favorisce la creatività, la connessione emotiva e l’intuito.

ONDE DELTA - Hanno una frequenza che oscilla tra 0,5 e 3 Hz (o cicli al secondo). Sono le più lente. E’ lo stato del sonno profondo e del più profondo rilassamento psicofisico. Sono le onde proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell’abbandono totale.  Vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e autoguarigione. Sono molto comuni nei neonati e nei bambini più piccoli, quindi a mano a mano che si cresce e si invecchia, si tende a produrre meno onde delta. Queste onde sono correlate principalmente ad attività corporee involontarie, come la frequenza cardiaca o la digestione. Se in un elettroencefalogramma le onda delta mostrano dei picchi molto elevati questo può indicare delle lesioni cerebrali o problemi di apprendimento. Se al contrario le onde delta mostrano bassi picchi è possibile che questo indichi carenza di sonno, problemi ad attivare e rivitalizzare il corpo e la mente. Un adeguato livello di onde delta supporta il sistema immunitario e se ne prende cura, così come del nostro riposo e della nostra capacità di imparare.

PER RAGGIUNGERE UNO STATO MEDITATIVO (ONDE THETA)  IL NOSTRO CERVELLO DEVE SCENDERE SOTTO GLI 8 HZ.

il cervello è un organo elettrochimico. Di fatto i neurologi ci dicono che se tutte le nostre cellule nervose si attivassero nello stesso momento, potremmo ottenere abbastanza energia per alimentare una lampadina. Tutta questa attività elettrica, è responsabile dei diversi tipi di onde cerebrali, una sorta di processo complesso, affascinante e perfetto tramite cui ogni attività, ogni stato mentale e pensiero può emettere una determinata tipologia di onda cerebrali.  Per tutto il giorno il nostro cervello mantiene attivi i 5 tipi di onde cerebrali. A seconda di quello che facciamo in ogni momento, ci saranno alcune onde che mostrano una maggiore attività in alcune aree del cervello e altre che lavorano con minore intensità in altre zone, ma nessuna di esse sarà, per così dire, “disconnessa”.

Alle estremità delle dita ci sono dei centri energetici minori che sono collegati ai chakra primari. A ogni dito corrisponde un particolare stato neurale. Alcuni mudra collegano il chakra basale con il chakra coronale, creando in tal modo un biocircuito grazie al quale le energie dei due grandi chakra si uniscono e si sovrappongono.  L’energia fisica del chakra basale si riversa nel chakra coronale che si attiva e attiva, a sua  volta le onde theta e le onde delta che facilitano l’ingresso nello stato meditativo. Questo è  molto importante perché degli studi hanno provato che le onde theta sono le onde cerebrali grazie alle quali si può cambiare all’istante la realtà. Con la meditazione supportata dai mudra tutte le persone possono imparare ad entrare in questo stato per uscire dalle loro problematiche e guarire sé stesse, gli altri e anche il pianeta. Perché questo avvenga però non è sufficiente che il cervello si rovi in onde theta ma occorre anche che i due emisferi cerebrali siano “sincronizzai”.  

Mudra del Fior di Loto

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Questo mudra appartiene al chakra del cuore. Mettete entrambe e mani all’altezza del petto e congiungetele in modo che solamente i bordi delle vostre mani e i polpastrelli delle vostre dita si tocchino. Questa posizione raffigura il bocciolo del fior di loto. Ora aprite le mani tenendo in contatto soltanto le punte dei due mignoli ed il bordo dei due pollici, aprendo ed allargando al massimo le vostre dita. 

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Queste Informazioni sono tratte dal libro “Manuale di Unione con Dio attraverso la postura delle dita – Sai Baba descrive i mudra” – OM Edizioni 

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