Le più recenti ricerche scientifiche dimostrano che in noi ci sono capacità che ancora non abbiamo attivato. Siamo come un piccolo seme che ha in sè tutte le potenzialità per divenire una grande quercia, ma non riesce nemmeno ad immaginarle e le scoprirà man mano che le sviluppa. La maggior parte del nostro DNA non è ancora stata attivata ed utilizziamo solo una minima parte delle nostre capacità intellettive! Secondo alcuni ricercatori ne utilizzeremmo solo il 10% ma, nel restante 90%, attualmente inutilizzato, si nasconderebbe la possibilità di sviluppare percezioni e capacità inimmaginabili.
Le religioni ci hanno abituato a formulare preghiere di richiesta ...suppliche, invocazioni e litanie per ricevere aiuto dall’alto quando ci troviamo a dover affrontare un problema, inducendoci così a riconoscerci come esseri deboli e impotenti a gestire sè stessi e il proprio destino.
Questa mentalità si è talmente radicata in noi che ci siamo rassegnati alle limitazioni che praticamente ci auto-imponiamo, non facendo ricorso alle grandi risorse di cui invece disponiamo.
Ricordiamoci che in noi è insita la capacità di autosviluppo, proprio come nel piccolo seme. Sta a noi - e solo a noi - auto-svilupparci per diventare l'umanità che già siamo in potenza, utilizzando appieno la forza dell'Essenza che ci anima!
"... quello che abbiamo chiamato "materia"
altro non è che energia,
la cui vibrazione è stata abbassata
in modo da essere percepibile ai sensi,
la materia in sè non esiste"
(Albert Einstein)
Oggi la scienza ci dice che della realtà di cui è fatto il nostro mondo - e quindi di noi stessi - conosciamo solo il 4% e che il 96% è composto da un tipo di materia diverso, sconosciuto, non percepibile con i nostri cinque sensi. Ovviamente anche di noi stessi conosciamo solo il 4%! Ora, se vogliamo avere accesso alle nostre possibilità latenti, presenti in noi, anche se non ancora attivate, dobbiamo incominciare a risvegliarci dall’illusione in cui ci tengono i nostri organi di senso ed essere consapevoli che non apparteniamo soltanto al regno della materia (che non esiste!) ma anche – e soprattutto - a qualcos’altro...
m.m.
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