Sacralità dei testi sacri

Recentemente molti studi sono stati fatti sulle  Sacre Scritture e molte verità che finora venivano date per scontate e si credevano incrollabili, adesso sono state demolite da una documentata – e documentabile - critica filologica e storica.

Ma questi studi riguardano  il significato letterale, i fatti che si credevano storici e non lo sono, i personaggi che si sono rivelati anacronistici rispetto ai tempi della narrazione, e così via.  Ma la Scrittura Sacra è tale perché il Messaggio che tramanda è spirituale, nascosto, riservato ai pochi che veramente lo ricercano.

La parola “sacro” deriva da una radice indoeuropea (sak- sag-) che vuol dire "aderire, attaccare, avvincere". Dunque una Scrittura è sacra perché aderisce, è attaccata alla dimensione spirituale a cui appartiene l’anima che è il “lettore” a cui essa si rivolge.

L’anima non è altro che l’interfaccia che collega lo Spirito Emanatore (Essenza Spirituale) di altissima frequenza  con la materia, che ha una vibrazione molto inferiore. (Cfr. Anima e consapevolezza). 

Se una Scrittura viene definita  "sacra", significa che ci sta tramandando un insegnamento “spirituale”, un insegnamento percepibile quando si entra nella “frequenza spirituale, nella frequenza della nostra anima. (Cfr. Anima e Frequenze). 

Nessuna manipolazione del testo “sacro” può minare il contenuto spirituale che il libro sacro contiene.  Il libro, se è veramente “sacro”, non ci dà delle norme da seguire, delle leggi da rispettare, ma illumina una strada che dobbiamo percorrere con le nostre forze, indipendentemente dal fatto di appartenere a un credo religioso o essere atei.

La sacralità del libro è data dalla sua capacità di illuminare le persone affinchè riescano a percepire  la vera realtà e quindi vivere “in questo mondo” sapendo però di non appartenere ad esso  (Cfr. Giovanni 17,14).

Questo è un insegnamento antico che oggi trova una conferma in ciò che la scienza ci dice: il nostro mondo, così come lo percepiamo con i nostri organi di senso, è un’illusione, un'olografia. Le divisioni fra gli esseri sono apparenti. In realtà l’informazione è non locale… appartiene a tutti, a condizione che non ci sintonizziamo su ciò che non è reale, ma ci “convertiamo” cambiamo cioè il nostro modo di pensare ed eleviamo la frequenza dei nostri pensieri.

Se vogliamo ascoltare una determinata stazione radio dobbiamo sintonizzarci sulla lunghezza d’onda dell’emittente. Allo stesso modo, per cogliere il significato esoterico del testo sacro dobbiamo sintonizzarci sulla lunghezza d’onda spirituale.  (Cfr.  "Comunicare con il Cosmo").

m.m.