L'identificazione è lo strumento che dovrebbe servirci a vivere la nostra "simulazione" (Rif.: eserczio 5°) con il più grande realismo possibile e così... ci identifichiamo con il nostro corpo, con le nostre emozioni, idee religiose o politiche, situazioni, ruoli sociali, professioni..... ci identifichiamo a tal punto che veramente crediamo di "esserlo"... di essere una moglie, un marito, un medico, un ladro, un gay, un nero, un bianco,.. combattiamo, lottiamo e soffriamo perché ci attacchiamo alle nostre identificazioni e dimentichiamo che sono solo un mezzo, uno strumento per vivere appieno questa realtà illusoria (la simulazione) e scegliere consapevolmente la Vera Realtà, a cui effettivamente apparteniamo: IL MONDO SPIRITUALE.
L'evoluzione procede però verso l'identificzione con l'Anima (il ritorno alla casa del Padre) e quindi le nostre varie identificazioni vengono man mano spazzate via proprio per permetterci di vederle per quello che sono: illusioni! Ma l'attaccamento ad esse è spesso talmente forte che non ci rendiamo conto di questo processo e soffriamo enormemente per la "perdita" senza renderci conto che l'unica causa della nostra sofferenza è l'identificazione con l'oggetto che temiamo di perdere, che sia la salute, l'amicizia, un amore o il benessere o il lavoro e perfino la vita materiale... poco importa. Il fatto è che vivendo in questo modo non siamo mai liberi, siamo sempre incatenati dalla paura... paura di non avere l'approvazione altrui, di non essere riconosciuti, di non avere abbastanza denaro, di ammalarci , di morire....
Ovviamente più siamo identificati con ciò che attualmente stiamo vivendo e più difficile sarà ricordarci di noi stessi. Ed è proprio per questo che cerchiamo di praticare questi "esercizi" di consapevolezza.
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