I demoni

I “parassiti” alieni non sono un’invenzione moderna creata da giornalisti   in cerca di notizie  sensazionali. Nelle varie tradizioni sono presenti con nomi diversi fin da tempi molto antichi: Elohim, Voladores, Arconti, Demoni, ecc.  Si tratta però sempre dello stesso fenomeno.

Quando abbiamo dei pensieri  che  definiamo “ossessivi” o addirittura “condizionati e condizionanti,  perché non riusciamo a liberarcene, chiediamoci  chi è che ci induce a formularli e ad alimentarli. Forse ci renderemo conto che non siamo noi a pensarli, ma siamo pensati da loro, cioè si sono talmente radicati in noi che vivono di vita propria, come le egregore. Per indebolirli è sufficiente non “nutrirli”. 

Anche i Vangeli canonici – che finora abbiamo letto a partire dall’errore di cui eravamo schiavi [1] - ci parlano di questi parassiti  e ci dicono anche  come liberarcene. Per questo però è necessario ricercare il significato esoterico, cioè nascosto, delle parole.

Nel Vangelo leggiamo che “questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno" [2].

A livello esoterico il "digiuno" si riferisce al digiuno dall’ego, cioè non lasciarsi coinvolgere  da stati emotivi negativi : questo significa “digiunare dall’ego”.

Per “digiunare dall’ego” è necessario acquisire consapevolezza di sé  ed è questo il significato “esoterico” della parola “preghiera”: cioè collegarsi al Tutto, e quindi a quella parte di noi che vive sugli altri piani (Spirito, Essenza, anima) a una frequenza superiore. Se identifichiamo Dio con il Tutto, allora possiamo dire che la condizione per cacciare i demoni è collegarsi  consapevolmente con Dio, cioè con il  Tutto, di cui la nostra Essenza è parte.

Come possiamo renderci conto che  (o se) questi parassiti ci stanno manipolando? Osservando le “conseguenze” della loro azione che ci rende schiavi della nostra emotività, dei nostri giudizi, delle nostre emozioni negative.  In pratica depressione, malattie, vittimismo, aspettative, giudizio, ecc. sono tutte conseguenze della loro azione che ci induce a vivere sempre più nella frequenza egoica. Possiamo comprendere il significato esoterico dell’insegnamento sui demoni leggendo l’episodio dell’indemoniato nel capitolo 5 del Vangelo di Marco

L’indemoniato è privato della sua libera scelta, cioè del suo potere di controllo sullo “strumento” di manifestazione (il suo apparato psicofisico). E’ qualcuno a cui è stato sottratto il libero volere. E qual è l’azione, più o meno nascosta, del “potere” oggi? Il controllo mentale dell’umanità che si esplica in tutti i modi in cui la libera volontà viene annullata. Questo fine viene perseguito attraverso il martellamento continuo della pubblicità dei media che non fa che esaltare la materia che invece dovrebbe semplicemente essere il nostro mezzo di espressione in questa dimensione; attraverso la disinformazione (controllo mentale); attraverso HAARP (controllo sulle onde cerebrali); attraverso l’alimentazione, che ci priva di energia e ci immerge in uno stato di passiva acquiescenza; attraverso i mezzi di comunicazione e informazione che operano su onde nocive al nostro sistema psicofisico (telefonini, forno a microonde ecc.); attraverso la paura (principalmente della morte) alimentata dall’identificazione, ecc.

E quali sono le direttive del Messia? Ricordiamo che Messia  non è un “salvatore” esterno a noi ma è una saggezza che appartiene all’umanità che ci dice che un certo numero di persone hanno trasformato la loro vita (e di conseguenza il mondo intero) elevando la loro frequenza e che pertanto hanno avuto acceso a una visione più ampia delle forze che guidano la vita qui sulla Terra. Ed è questa saggezza che ci viene trasmessa per mezzo di insegnamenti che vanno letti e compresi esotericamente e non letteralmente. Ci viene dunque detto che:

"Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno".(Mt 9:14-29) e cioè che è necessario prima di tutto che non ci lasciamo coinvolgere da stati emotivi negativi, compresa malattia o dolore o sofferenze varie (digiuno dall'ego). In secondo luogo dovremmo sempre chiederci qual e' l'origine dei nostri pensieri (verità interiore che deriva dalla consapevolezza). Infine  per mezzo della "preghiera" o della meditazione, collegarci con la parte di noi che vive sui piani più sottili.

m.m.

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[1] Cfr. "Ci hanno derubato..."

[2] Mt 9:14-29

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