La prima causa della malattia ...
Qualsiasi malattia del corpo fisico non è altro che il riflesso di un malessere spirituale più antico.
Anche un semplice raffreddore o un’indigestione, così come un incidente o un male grave non sono altro che manifestazioni superficiali, del male più profondo.
Alla base di ogni malattia c’è la cecità del nostro essere riguardo la propria essenza "spirituale".
Quasi mai ci si chiede ad esempio, perché o “come” riusciamo a muovere un braccio, a parlare o a camminare…
Bisogna dapprima appuntare tutta la propria attenzione su come la volontà agisce sul corpo. In secondo luogo osservare da dove essa proviene e in terzo luogo chiedersi perché e in che modo ci permette di interagire con il mondo fisico pur non appartenendo ad esso.
- Che cosa muove la volontà?
- Principalmente l’intento.
Quando hai un intento, con la volontà metti in moto il tuo corpo per raggiungerlo ma, se l’intento non è abbastanza forte e determinato, si possono verificare delle anomalie e la volontà può rimanere deprivata di guida e obbedire solo all’impulso.
- Che cosa muove l’impulso?
L’emotività…
- e che cosa scatena l’emotività?
Le impressioni che si ricevono dal mondo esterno.
- E Come si ricevono le impressioni?
Meccanicamente!
Ecco la prima causa di malattia: la meccanicità delle reazioni ad altrettanto meccaniche impressioni.
Per essere in salute la prima cosa da fare è quindi osservare come e quali impressioni si abbattono su di noi, facendoci reagire senza darci il tempo di renderci conto del processo della nostra reazione.
La principale reazione deriva dall'identificazione. E’ molto subdola e si nasconde molto bene ma, se non è riconosciuta, provoca gravi danni fisici e spirituali: è l’impressione di non valere e può dar luogo a comportamenti violenti, collerici oppure di estrema sottomissione e passività totale.
Chiedersi dunque per prima cosa: che cos’è il valore? qual è il suo significato? C’è un valore universale? e un valore individuale?... Nasce da un atteggiamento, da un’azione oppure è insito nella natura stessa dell’essere incarnato?
Il valore di uno smeraldo - ad esempio - è insito nella sua natura.
Uno smeraldo può essere sporco, tagliato male, non riconosciuto e quindi non utilizzato e gettato nella spazzatura… ma il suo valore rimane: è insito nella sua natura essenziale e nulla o nessuno lo potrà mai deprivare del suo valore!
Lo smeraldo vale in quanto è uno smeraldo, per la sua propria natura "smeraldina" essenziale…
Anche per l’essere umano il valore è determinato dall'Essenza Spirituale che lo anima, da quello che E’ in assoluto.
La prima domanda da porti quando stai male è dunque chiederti:
Qual è il valore intrinseco della mia esistenza?
Se ti sembra di non aver valore, entra nella profondità interiore, chiudi gli occhi e ascoltati respirare… il respiro succhia dall’aria la vita… e ne rivela il valore.
Inchinati con rispetto e con devota ammirazione, osservando il respiro che, pur essendo legato al corpo materiale perché lo mantiene in vita, è misterioso e non sai da dove viene…
Ringrazia per ogni tuo respiro: sia questa la “preghiera” con cui ti apri al nuovo giorno.
Questo è l’inizio del lavoro che ti porterà a godere pienamente della tua salute e del tuo valore.
Vivi in quanto respiri eppure non sai da dove trae origine il tuo respirare…
Il primo esercizio per riappropriarti del tuo valore e riacquistare la salute fisica e spirituale sia dunque RINGRAZIARE!
m.m.
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