ONDA O PARTICELLA?

L’elettrone può esistere in due stati contempo-raneamente nel mondo materiale: come particella e come onda e, secondo quanto dice la fisica quantica, può manifestarsi in diversi posti nello stesso tempo. Abbandonando, o meglio, sparendo dalla sua orbita nucleare, l’elettrone si muove istantaneamente, cioè, sparisce qui e appare in un’altra orbita.

Ma la cosa più interessante è ciò che gli scienziati ancora non sanno. Considerate per esempio un elettrone di un atomo di idrogeno, che è un elemento che è parte dell’acqua, degli organismi viventi, delle risorse naturali ed è anche uno degli elementi più comuni nello spazio. L’orbitale atomico che circonda il nucleo dell’atomo di idrogeno è di forma sferica.  Fin qui è ciò che la scienza attuale può constatare.  Ma gli scienziati ancora non sanno che l’elettrone è attorcigliato a spirale. Inoltre, a seconda di dove è situata la carica, questa spirale (unica) può essere sinistrorsa o destrorsa. Grazie a questa forma a spirale e al cambio di posizione della concentrazione della carica, questo elettrone passa facilmente dallo stato di particella allo stato di onda e viceversa.

Facciamo un esempio figurativo. Immaginate di tenere in mano un’arancia. Con un coltello rimuovete accuratamente tutta la buccia tagliandola a spirale e andando da un vertice all’altro. Conveniamo di chiamare i due vertici punto A e punto B. Se separate la buccia dall’arancia, poi la accomodate secondo la forma sferica che aveva prima seguendo la forma che aveva l’arancia e se poi l’allungate, assomiglierà a una corda ondulata. Questo è un esempio figurativo: la buccia dell’arancia rappresenta la forma a spirale dell’elettrone sulla cui superficie c’è una carica esterna nella zona del punto A, mentre nella zona del punto B la carica è interna (sul lato bianco della buccia). Qualunque cambiamento esterno nel punto A (sul lato della buccia) produrrà immediatamente un cambiamento interno, ma che sarà opposto per forza e influenza al punto situato sul lato bianco della buccia sotto il punto B. Non appena la carica dell’elettrone esterno diminuisce, la spirale si distende per influenza del potenziale interno e l’elettrone entra nello stato di onda.  Quando riappare la carica esterna, che è formata dall’interazione delle onde con la materia, la spirale si comprime e l’elettrone diventa nuovamente particella. 

Nello stato di particella l’elettrone ha una carica negativa esterna e una spirale sinistrorsa, nello stato di onda ha una spirale destrorsa e una carica positiva. Tutta questa trasformazione è dovuta agli ezoosmos.

 

Esempio figurativo della trasformazione di un elettrone da particella a onda.

1 – in stato di particella

2 – in stato di onda

Chi osserva dalla prospettiva di un mondo tridimensionale, se si creano determinate condizioni tecniche, può vedere l’elettrone come particella, ma chi osserva dalla prospettiva di dimensioni più elevate e vede il nostro mondo materiale sotto forma di energia, sarà in grado di osservare un’altra struttura dell’elettrone. In particolare, i mattoni informativi che fanno sì che l’elettrone mostri soltanto le proprietà energetiche di onda (una spirale distesa).

Inoltre, quest’onda è infinita nello spazio. Detto in parole povere, la posizione dell’elettrone nel complesso sistema della realtà è tale che può situarsi ovunque nel mondo materiale.

Questo significa che esiste indipendentemente dal fatto che lo vediamo come Osservatori di un mondo tridimensionale?

Sì. Per capire questo consideriamo un altro esempio con uno specchio. Supponete che diversi mattoni informativi fondamentali formino una struttura che rappresenta un punto locale, un oggetto. Lo mettiamo in mezzo a una stanza in cui ci sono molti specchi posti con una certa angolazione così che possa riflettersi in ognuno di essi. Dunque l’oggetto è in mezzo alla stanza, ed è riflesso in ogni specchio. Anche noi lo vediamo e quindi nella nostra mente c’è l’informazione dell’oggetto. Cioè l’informazione dell’oggetto esiste contemporaneamente in diversi posti. Se togliamo uno specchio, non osserveremo più l’oggetto in quel posto. Ma se lo rimettiamo a posto l’oggetto riapparirà.   In effetti l’informazione dell’oggetto non è sparita. Avviene semplicemente che vediamo l’oggetto secondo le condizioni in cui l’informazione si manifesta e se queste cambiano non lo vediamo più. Oggettivamente tuttavia l’oggetto continua ad esistere in quel posto in termini di informazione. 

Il riflesso può avere un flusso continuo, il che significa che quell’oggetto esiste in ogni punto della stanza (e, incidentalmente, non solo nella stanza ma anche nello spazio esterno, fuori dal limite della stanza) sia che lo vediamo o che non lo vediamo.

Secondo la fisica quantistica, l’esistenza dell’elettrone allo stato di particella dipende dal fatto che venga misurato o osservato. Cioè, l’elettrone che non è stato misurato e non è osservato non si comporta come particella ma come onda. In questo caso, c’è un intero campo di probabilità per l’elettrone, perché esiste qui e in molti altri luoghi contemporaneamente, in uno stato di sovrapposizione.  Malgrado l’elettrone abbia posizioni multiple, sarà sempre lo stesso elettrone e la stessa onda.

(Anastasia Novykh,  "AllatRa")

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(Continua nel prossimo articolo "La sovrapposizione" che sarà disponibile quanto prima)