Ognuno è re a sè stesso....
Ognuno è re a se stesso e dobbiamo avere il massimo rispetto di come l’altro decide di essere.
Ognuno è re a se stesso, questa è la grande dignità dell’essere umano.
Ognuno è re a se stesso e le sue decisioni gli appartengono.
Ognuno è re a se stesso e per questo è detto: Non Giudicare!
Ognuno è re a se stesso e dobbiamo rispettare questo diritto, perché ciò che è giusto per l'altro potrebbe non esserlo per noi o viceversa.
Ognuno è re a se stesso e non ci dobbiamo appoggiare sull'altro, o su quello che l'altro ci dice di fare.
Ognuno è re a se stesso ed il massimo bene è rispettare la volontà propria e quella altrui e non sottometterci per convenienza o paura, ma fieramente accettare la sfida di essere come vogliamo.
Ognuno è re a se stesso e non dobbiamo lasciarci ingannare dalla falsa umiltà pretendendo di non sapere.
Ognuno è re a se stesso e questo crea la responsabilità delle proprie azioni perché nessuno può interferire con il tuo libero volere. Con la violenza potresti essere indotto a manifestare un volere diverso dal tuo, ma ciò che conta è che nel tuo interiore tu non ti prostituisca a una volontà non tua.
Ognuno è re a se stesso. Imprimiti questo principio nel cuore perché la responsabilità di quello che accade non è mai dell’altro che, a sua volta, solo su di sè può regnare.
Il bambino non è ancora in grado di valutare le proprie azioni e per questo è affidato alle decisioni altrui, ma l’adulto deve uscire dalle limitazioni imposte da una volontà che gli è estranea e, fisso lo sguardo sul sole della dignità dell’Essere, che gli appartiene, può e deve assumersi ogni peso che da questa responsabilità discende.
Ognuno è re a se stesso ed anche se compi un’azione costretto da altri o per condizionamento o per compiacenza o per essere amato e apprezzato o per qualunque altra ragione, non cessi di essere re di te stesso e la vita ti verrà incontro se conservi nel tuo interiore la volontà di liberarti da ogni catena che ti costringe a vivere in panni non tuoi.
Ognuno è re a se stesso e nessuno, proprio nessuno, ha il diritto di sovrapporsi al volere dell’altro. Farlo è una gravosa decisione che pesa e opprime.
Ognuno è re a se stesso e non dipende da noi accettare o rifiutare questo potere. Non possiamo sottrarci alla responsabilità che ne deriva ma solo osservare con distacco che ...
Ognuno è re a stesso.
m.m.