Pensare di essere nel momento presente è un’attività mentale e come tale situata nel tempo. Il fatto è che io “sono” nel presente, ma l’attività mentale mi aggancia al tempo.
Nascere significa entrare nel tempo. Restringere il campo dell’esperienza del presente al momento attuale e proiettarla verso il futuro.
Al momento della nascita non c’è passato. L’unico passato è l’Essenza che è, ma nel momento stesso in cui si manifesta attraverso un corpo fisico “perde” la presenza del momento attuale.
La presenza è, però nello stesso momento in cui ti rendi conto che è, perde consistenza il corpo fisico, il quale in effetti sparisce insieme al tempo, inglobati entrambi nell’esperienza del presente.
La Meditazione Esistenziale ti permette di guardare il corpo fisico, e quindi il tempo, dall’esterno e per questo fatto stesso, disidentificarti da esso.
La comprensione è un processo mentale e come tale molto limitata, prima non c’era, poi c’è … L’illuminazione invece è. La presenza è illuminazione: è necessario quindi uscire dalla comprensione per “essere”.
In effetti “io sono” anche se il mio corpo fisico si è consumato, perché la morte è un processo temporale, mentre L'Essenza, che in questo momento lo anima, è extra-tempo.
Nell’Essenza la mente tace.
m.m.