Il Serpente nelle tradizioni antiche

La parola “spirale” deriva dal latino “spira” che significa “ricciolo, curva” “una piega del serpente”. Quest’ultimo nome deriva dall’Oriente, dove il serpente era considerato un animale sacro e dove molte cose relative ai processi invisibili del mondo venivano spiegate alla gente con chiari esempi tratti dal mondo visibile. Per esempio, il movimento a spirale veniva spiegato per mezzo dell’esempio visivo delle pieghe dei serpenti.

Nelle pratiche spirituali molte cose sono collegate al movimento a spirale dell’energia. Per esempio, in Oriente, nell’antica India il fortissimo e nascosto potenziale dell’uomo  è simboleggiato dall’energia Kundalini, raccolta alla base della colonna vertebrale. Fin dai tempi antichi, questa energia era raffigurate con il simbolo di un serpente addormentato e raggomitolato in 3 spire e mezzo. La parola “kundalini” deriva dal sanscrito “(una forza) avvolta a spirale”, “avvolta a forma di serpente”. Il risveglio del “Serpente Kundalini” dormiente e la sua attivazione sono considerati come una delle più alte conquiste di una pratica spirituale. Ma in effetti è semplicemente un ulteriore stadio dello sviluppo spirituale, semplicemente un altro gradino, niente più di che questo.

Vorrei aggiungere che nei miti di varie genti in tutto il mondo, il simbolo del serpente è legato alla fertilità, al potere creativo femminile, alla terra, all’aria, all’acqua, al fuoco (specialmente il fuoco del cielo) ed anche alla Saggezza.  Ora paragonate questo con l’informazione che già avete riguardo per esempio la divisione cellulare, il moto degli elettroni, i cicloni, gli anticicloni, i vortici o con la funzione delle strutture elicoidali (per esempio il DNA) che  è collegata all’immagazzinamento a lungo termine e al trasferimento dell’informazione, avete qui il simbolo della Saggezza. Tuttavia questa non è che una piccola parte di ciò che oggi si conosce.

Per esempio molta conoscenza sulla Terra o lo spazio o le galassie finora è stata collegata alla mitologia primitiva perché la scienza moderna non ha ancora percepito i fenomeni descritti nel linguaggio delle associazioni. Non voglio dire che questa conoscenza sia stata preservata nei miti nella sua forma iniziale, ma che la si può ancora comprendere,  anche se ritoccata dalla fantasia umana, quando si conosca l’essenza dei processi fisici globali.

Gli Anunnaki e il simbolo dei serpenti intrecciati

prendiamo per esempio i miti cosmogonici dell’Europa, Asia, Africa o America.  Molti di loro sono collegati con l’immagine di un serpente attorcigliato.  In particolare, se andate al nucleo delle leggende dell’Antica India, che vi sono familiari, per esempio, riguardo a Shesha, il serpente mondiale dalle mille teste (o sette in altre interpretazioni) potrete capire molte cose. Dopo tutto secondo le antiche leggende il serpente non soltanto sostiene la Terra ma grazie alle sue innumerevoli spire serve anche da letto per il dio Vishnu. Inoltre, le leggende dicono che, con le sue innumerevoli bocche, è sempre occupato a cantare la gloria e il nome del dio Vishnu.

 Vishnu è uno dei maggiori dei della mitologia Indù. Brahma, Shiva e Vishnu compongono la divina trinità. La “Trimurti” cioè le tre forme, in Sanscrito. Il nome Vishnu nella tradizione indiana è interpretato come “che comprende tutto” e “che penetra ogni cosa”, come il principio rivitalizzante universale.

Secondo questa leggenda, si crede che alla fine di ogni ciclo del mondo il serpente Shesha sputi un fuoco velenoso, che distrugge l’Universo. Allora Vishnu si addormenta, riposando sul quel serpente che galleggia sul mondo, oceano causale. Quando il dio Vishnu si desta contempla una nuova creazione adagiato sulle spire del serpente Shesha. Allora dall’ombelico di Vishnu nasce un fiore di Loto.    Brahma, che crea l’Universo, si manifesta attraverso quel Loto e allora  inizia un nuovo ciclo del mondo. E’ interessante che il serpente Shesha viene chiamato Ananta, che significa “Infinito”.

Il serpente che personifica l’infinito… Ananta è simbolo dell’infinito. Mi domando che cosa possa significare se supponiamo che le spire del serpente indichino il movimento spiraliforme dell’energia.

In alcuni miti il serpente Shesha viene visto come un’illusione di Vishnu, mentre in altre come parte di Vishnu…Se leggete dei miti più “legati alla terra”  come ad esempio quello del serpente egiziano Mehenta, che circonda la Terra o  del serpente Midgard  Jormungard della Scandinavia che, secondo le leggende, vive nell’oceano e circonda tutta la Terra… Oppure se consideriamo la mitologia dei popoli  dell’AFRICA Occidentale, per esempio i Dogon. Essi dicono che la Terra è circondata come un bordo, da uno spazio contenente acqua salata e che tutto questo è intrecciato da un serpente enorme che si morde la coda. Al centro della terra c’è una colonna di ferro e il disco della Terra si muove intorno al suo asse di ferro durante il giorno. Oppure, osservate i miti degli Indiani dell’America Centrale e Meridionale, secondo i quali un tempo il cielo cadde sulla terra e solo il serpente che si attorcigliò intorno al cielo e alla terra riuscì a separarli. Si crede che tuttora egli li tenga separati.

- In altre parole, ci può essere un campo di forza a struttura elicoidale, che tiene i due ambienti in equilibrio?

Gli Indiani del rio delle Amazzoni hanno conservato un mito che racconta che il serpente Boyusu si presenta al mondo durante il giorno sotto forma di arcobaleno (come il padrone della pioggia che beve l’acqua celestiale) mentre di notte si manifesta come un buco nero nella Via Lattea. 

- Un buco nero! Incredibile!

La Conoscenza esiste, ma per comprenderla, è necessario possedere una percezione del mondo diversa “qualitativamente”.  (Fonte: "AllatRa di Anastasia Novykh)

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Viaggio sciamanico

Un'interpretazione moderna dell'antico simbolo del serpente.

Opera dell'artista ceramista Flora Clementelli,  per sua gentile concessione.